Quale 2019 per il Ssn? Federanisap: «in arrivo liste d'attesa più lunghe e minore qualità delle cure»

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Durante la campagna elettorale del marzo scorso avevamo sottolineato che, nel dibattito politico, le problematiche del Ssn  non erano state affrontate da nessuna delle forze politiche. Purtroppo dobbiamo constatare che anche in questi giorni di acceso dibattito sulla manovra di bilancio i problemi della Sanità hanno trovato uno spazio irrisorio. La domanda che ci dobbiamo porre di fronte a queste realtà è che cosa, sia gli operatori della sanità che, soprattutto, i cittadini, si devono attendere nel 2019 dal Ssn?

La Commissione Sanità e tutte le Regioni all’unanimità hanno chiesto al Governo, per il rinnovo del contratto dei dipendenti, per i nuovi farmaci, per gli investimenti in apparecchiature per contenere le liste d’attesa uno stanziamento di tre miliardi per il Ssn. La risposta del Governo, ad oggi, è stata che verrà mantenuto solo lo stanziamento di 1 miliardo previsto nella legge di bilancio dell’anno precedente. Da moltissime parti è stato richiesto un intervento straordinario che consentisse un aumento dell’erogazione di prestazioni per far fronte al fisiologico aumento della domanda e ridurre quindi le liste d’attesa. La risposta è stata che il Ministero della Sanità metterà in funzione un numero verde al quale i cittadini potranno accedere, secondo alcune dichiarazioni, per evidenziare i loro problemi, secondo altri, per ricercare un appuntamento per ottenere la prestazione che debbono fare. Inoltre stato dichiarato che si è ancora alla ricerca dei fondi necessari per l’abolizione del superticket.

Le Associazioni della Sanità privata hanno chiesto di modificare il dispositivo di legge che blocca dal 2013 i finanziamenti per il loro settore, dando ampia disponibilità per aumentare in tempi rapidi il numero di prestazioni erogate e ridurre, di conseguenza, le liste d’attesa. Avevano poi chiesto una nuova regolamentazione per la mobilità interregionale dei pazienti e un confronto sulla valutazione economica del rinnovo del contratto di lavoro anche per i dipendenti della Sanità Privata.

Queste richieste, ad oggi, non hanno avuto alcuna concreta risposta. Essendo questa la situazione, cosa ci dobbiamo aspettare nel 2019? Sicuramente, uno stato di tensione fra i dipendenti nel settore pubblico per le difficoltà di applicazione del nuovo contratto di lavoro per carenza dei finanziamenti e nel settore privato per il mancato rinnovo contrattuale.

Le liste d’attesa aumenteranno in maniera esponenziale. Infatti, il persistere della differenza fra numero delle prestazioni erogabili e domanda, che registrerà un aumento identico a quello degli anni precedenti, porterà ad un ulteriore aumento rispetto agli attuali tempi d’attesa. La conseguenza inevitabile sarà che un numero sempre maggiore di pazienti si vedranno  costretti o a pagare di tasca propria le prestazioni o a rinunciare ad eseguire le prestazioni prescritte dal proprio medico curante. Non potranno essere acquistate nuove apparecchiature, con conseguente decadimento della qualità delle prestazioni. 

I pazienti delle Regioni nelle quali il servizio sanitario è in maggiore difficoltà si vedranno più frequentemente impediti a rivolgersi a strutture di altre regioni. Infine, il piano approvato con legge nazionale sull’assistenza ai pazienti cronici troverà, a causa della mancanza dei finanziamenti necessari, una difficile e confusa applicazione pratica.

È superfluo dire che questa situazione complessiva porterà ad un evidente peggioramento del nostro Ssn, che fino a qualche anno fa era considerato un’eccellenza del nostro paese. A noi non rimane altro che, pur confermando la consueta e piena disponibilità a collaborare per risolvere questi problemi, invitare tutte le forze politiche e sociali a mobilitarsi per far sì che i due principi fondamentali dell’istituzione del Ssn, l’universalismo e la libertà di scelta del cittadino, possono ritornare ad essere reali e attuali e non un ricordo del nostro passato.

Mauro Potestio

Presidente FederANISAP, Federazione Nazionale delle Associazioni Regionali o Interregionali delle Istituzioni Sanitarie Private

 

Articolo pubblicato nel quotidiano Sanità24 il 22.10.2018

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