“Il momento è critico, ma dobbiamo superare questa fase di allarmismo eccessivo e guardare con fiducia al futuro”. Il dottor Giuseppe Caraccio, presidente di Anisap Veneto - Trentino Alto Adige, torna sull’emergenza coronavirus.
”Le strutture sanitarie ambulatoriali associate ad Anisap - spiega - che sono 92 in tutto il territorio Veneto e del Trentino Alto Adige e che impiegano più di 2000 persone, tra dipendenti e liberi professionisti - sono rimaste regolarmente aperte, garantendo servizi essenziali alla cittadinanza. Sono infatti molte le persone che si sono rivolte a noi per effettuare Tac, Rx, Esami di Laboratorio ed altri esami volti a valutare la presenza di patologie respiratorie”.
La sanità ambulatoriale convenzionata dimostra ancora una volta la natura universalistica e pubblica del proprio ruolo.
“Il nostro ruolo, che difendiamo con orgoglio, è quello di considerarci, parte integrante del Sistema Sanitario Regionale, con una gestione privata, in questi casi senza precedenti come questo del Coronavirus, è emerso ancora una volta che non c’è contrapposizione tra Sanità Pubblica Pura e Privato Convenzionato".
"Vorrei ringraziare tutti gli operatori sanitari (medici, infermieri, fisioterapisti, tecnici radiologici, terapisti occupazionali, neuropsicologi, logopedisti, tecnici di laboratorio e biologi) sia pubblici che privati per il grande lavoro che stanno svolgendo in questi giorni.
"Trattandosi di una patologia poco conosciuta, si è forse troppo drammatizzata la situazione, a scapito del buon senso e del raziocinio. Nonostante questo, il nostro sistema sanitario regionale ha risposto con abnegazione e professionalità. Adesso tutti assieme dobbiamo superare le paure, seguendo con fiducia le indicazioni delle autorità sanitarie”.