Sul sole 24 ore Sanità è uscito un interessante articolo sul Decreto legge "1000 proroghe". Lo trovate a questo indirizzo:
Una Carta per la tutela della salute e del benessere dei cittadini italiani, una sorta di bussola per raddrizzare la rotta del Servizio sanitario nazionale, che non naviga proprio in buone acque. "Tagli lineari, scelte politiche discutibili, conflitti istituzionali tra Stato e Regioni, scadenze del Patto per la salute non rispettate, modalità di finanziamento ed erogazione dei servizi sanitari, campanilismi professionali e aspettative irrealistiche dei cittadini hanno messo in discussione l’articolo 32 della Costituzione e i principi fondamentali del Ssn", denuncia Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, che ha messo a punto e pubblicato il documento.
Per Cartabellotta, "è anacronistico continuare a sbandierare un Ssn equo e universalistico, quando la realtà smentisce i diritti costituzionali e la legge che lo ha istituito. In questo contesto la Repubblica danneggia, invece di tutelare, la salute delle persone e rischia di compromettere la loro dignità e le loro capacità di realizzare ambizioni e obiettivi".
Attraverso la Carta, alla cui stesura hanno contribuito centinaia di professionisti sanitari e cittadini, la Fondazione intende dunque promuovere un confronto attivo con le Istituzioni e con tutti i protagonisti della sanità italiana, "per scongiurare il pericolo di perdere un modello di servizio sanitario pubblico, equo e universalistico che il mondo intero ci invidia da sempre".
"Per drizzare la rotta del Ssn - spiega Cartabellotta - bisogna acquisire piena consapevolezza che la sanità è un mercato condizionato dall'offerta, attorno al quale ruotano gli interessi di numerosi attori: Stato, Regioni e Province Autonome, aziende sanitarie pubbliche e private, manager, professionisti sanitari e cittadini, ma anche Università, industria, società scientifiche, ordini e collegi professionali, sindacati, associazioni di pazienti".
In questo affollato scenario "la combinazione di complessità, incertezze, asimmetrie informative, qualità poco misurabile, conflitti di interesse, corruzione, estrema variabilità delle decisioni professionali, manageriali e politiche - elenca l'esperto - permette a tutti gli attori un tale livello di opportunismo da rendere incontrollabile il sistema. Di conseguenza, una Sanità pubblica, equa e universalistica deve innanzitutto riallineare gli obiettivi divergenti e spesso conflittuali dei vari stakeholders, rimettendo al centro l'obiettivo assegnato al Ssn dalla legge che l'ha istitu: promuovere, mantenere, e recuperare la salute fisica e psichica di tutta la popolazione".
A questo punta la Carta per la tutela della salute e del benessere dei cittadini italiani, che fa parte del progetto 'Salviamo il nostro Ssn': é una 'declinazione' dell’articolo 32 della Costituzione e chiarisce, nero su bianco, "tutti gli aspetti che oggi condizionano la sostenibilità del Ssn: dai diritti costituzionali al finanziamento, dai rapporti tra politica e sanità alla programmazione, organizzazione e valutazione dei servizi sanitari, dal ruolo dei professionisti sanitari a quello dei pazienti, dalla ricerca alla formazione continua, dall’integrità alla trasparenza", concludono.
Da ADNKronos
Sono 'road map' che permettono di accompagnare il paziente nel suo viaggio di cura, dalla diagnosi alla sua presa in carico costante. I Percorsi diagnostico terapeutico assistenziali (Pdta), secondo stime del ministero della Salute, potrebbero far risparmiare almeno 8 miliardi di euro al sistema sanitario nazionale, solo in termini di prescrizioni improprie evitate. Un'indagine condotta da Fiaso, la Federazione di Asl e ospedali, insieme alla School of Management del Politecnico di Milano e con il supporto non condizionato di Celgene, fotografa la diffusione e il livello di 'alfabetizzazione' informatica di questa arma anti-inappropriatezze per cure su misura.
Una realtà che inizia a consolidarsi soprattutto al Centro-Nord del Paese. Con una lacuna ancora in larga parte da colmare: lo scarso supporto di soluzioni informatiche, che vengono applicate ancora solo al 16% dei Pdta nonostante, secondo il 68% delle aziende, gli strumenti Ict (Information and communication technology) possono migliorare i processi di cura, soprattutto sotto l'aspetto della documentazione e dell'adesione del paziente alle terapie. La ricerca, presentata oggi nella sede dell'Asl di Milano, ha coinvolto in totale 43 aziende - 26 Asl, 14 aziende ospedaliere, 2 Irccs e un'Azienda regionale per l'emergenza sanitaria - dislocate in 14 Regioni.
Secondo i dati raccolti, i Pdta dichiarati attivi o di prossima attivazione dalle aziende campione sono 338 e di questi 293 risultano pienamente funzionanti, mentre altri 45 lo saranno entro l'anno. La loro diffusione è maggiore al Nord. La parte del leone la fa la Lombardia (con 129 Pdta), seguita dall'Emilia Romagna (67), la Toscana (40) e il Lazio (26). Nel Sud sono complessivamente 44 i Percorsi diagnostico terapeutico assistenziali, rilevati però solo su 8 aziende campione. Indice di una diffusione quindi già soddisfacente, osservano gli autori della ricerca.
I vaccini sono associati a parecchi effetti dannosi ancora sconosciuti, possono essere letali, aumentano il rischio di autismo e di morte in culla, e sono poco efficaci contro l'influenza: sono alcuni dei timori e idee sempre più diffusi sui vaccini nella popolazione, ma che non trovano alcun riscontro scientifico, come spiega l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), che ha redatto un apposito decalogo su leggende e verità sulle vaccinazioni, utile ancora di piu' oggi alla luce delle preoccupazioni sorte in seguito al caso della sospensione di due lotti del vaccino della Norvartis in seguito alla segnalazioni di alcune morti sospette.
1) I vaccini sono associati a effetti dannosi a lungo termine ancora sconosciuti e che possono essere anche fatali: falso. I vaccini in uso sono molto sicuri, la maggior parte delle reazioni avverse sono in genere lievi e transitorie e gli eventi gravi molto rari. I benefici delle vaccinazioni superano il rischio.
2) Migliorando le misure igieniche e sanitarie verranno eradicate tutte le malattie e i vaccini non saranno più necessari: falso, perchè le malattie prevenibili con vaccino si possono diffondere indipendentemente dal livello di igiene.
3) Nel mio Paese le malattie prevenibili con i vaccini son quasi eradicate: falso, bisogna continuare a vaccinarsi, perchè gli agenti infettivi continuano a circolare e possono varcare i confini.
4) Il vaccino contro difterite, tetano e pertosse e quello contro la poliomielite sono responsabili della sindrome della morte in culla (sids): falso, non esiste alcun nesso di causalità.
5) Le malattie prevenibili con i vaccini sono un fatto negativo che fa parte della vita: falso. Morbillo, parotite e rosolia possono causare complicazioni serie come polmonite, encefalite, cecità, diarrea, infezioni dell'orecchio, sindrome da rosolia congenita e morte.
6) Dare a un bambino più di un vaccino per volta aumenta il rischio di eventi avversi pericolosi, sovraccaricandone il sistema immunitario: falso, non ci sono scientifiche che lo dimostrano.
7) L'influenza è solo un disturbo e il vaccino non è molto efficace: falso. È una malattia talvolta grave responsabile di 300-500mila morti ogni anno nel mondo. La vaccinazione è il modo migliore per ridurre la probabilità di malattia grave e di contagio.
8) E' meglio essere immunizzati dalla malattia che dai vaccini: falso, perchè i vaccini interagiscono con il sistema immunitario senza causare la malattia ed esponendo le persone al rischio di complicazioni.
9) I vaccini contengono mercurio che è pericoloso: falso. Il tiomersale è un composto organico contenente mercurio, aggiunto ad alcuni vaccini come conservante. Non ci sono prove che la quantità di tiomersale utilizzata nei vaccini comporti rischi per la salute. In Italia sono utilizzati vaccini che non contengono tiomersale.
10) Legame con autismo: falso,non ci sono prove di un legame tra il vaccino contro morbillo-parotite-rosolia e questa malattia.
Articolo pubblicato il: 17/10/2014
(Adnkronos Salute) – Fondo sanitario – almeno all'apparenza – intatto; proroga a tutto il 2015 del blocco dei contratti e il rinvio di un anno del pagamento
dell'indennità di vacanza contrattuale. E ancora: credito d'imposta del 25% per favorire la ricerca e più risorse per il Fondo per le non autosufficienze.
Queste le principali misure in materia di sanità previste nella bozza della legge di Stabilità, approvata dal Governo.
Un provvedimento che sta facendo molto discutere e che ha sollevato le proteste dei presidente di Regione, in rivolta contro i 4 miliardi di tagli imposti.
Tagli ritenuti "insostenibili" che – secondo i governatori – "Si riverseranno inevitabilmente sulla sanità o comporteranno nuove tasse
per non far saltare i bilanci locali".